Le “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le Banche”, emanate con la Circ. 263/2006 dalla Banca d’Italia, disciplinano le metodologie di gestione dei rischi da parte degli intermediari, in particolare:
- prevedono un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi), indicando metodologie alternative per il calcolo degli stessi, caratterizzate da differenti livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi e di controllo (cosiddetto “primo pilastro”)
- introducono un sistema di autovalutazione denominato ICAAP (cosiddetto “secondo pilastro”), che richiede alle banche di dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischi, anche diversi da quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo, nell’ambito di una valutazione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell’evoluzione del contesto di riferimento
- introducono l’obbligo di informare il pubblico, con apposite tabelle informative, (cosiddetto “terzo pilastro”).
Nell’ambito del secondo pilastro, la Banca – tenendo conto delle proprie strategie, del contesto normativo di riferimento nonché della specificità del Credito Cooperativo – definisce la mappa dei rischi rilevanti, che costituisce il perimetro entro cui si sviluppano tutte le attività di misurazione/valutazione, monitoraggio e mitigazione. A tal fine provvede all’individuazione di tutti i rischi relativamente ai quali è o potrebbe essere esposta, ossia dei rischi che potrebbero pregiudicare la sua operatività, il perseguimento delle proprie strategie e il conseguimento degli obiettivi aziendali.
Ai fini della conduzione di tali attività, sono stati presi in considerazione tutti i rischi contenuti nell’elenco di cui all’Allegato A della Circolare 263/06, valutandone un possibile ampliamento al fine di meglio comprendere e riflettere il business e l’operatività aziendale.
E’ possibile consultare tali informazioni cliccando sui link di seguito.